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GORI

La Società gestisce il Servizio Idrico Integrato di tutto il territorio dell’Ambito Distrettuale “Sarnese Vesuviano” (definizione EIC) della Regione Campania (74 dei 76 Comuni, atteso che i Comuni di Calvanico e Roccapiemonte stanno provvedendo alla gestione in economia dei servizi idrici, non avendo ancora assicurato l’avvio della gestione del SII da parte della Società) che si sviluppa per una superficie di circa 900 kmq con una popolazione di circa 1,47 milioni di abitanti.

 

La rete idrica attualmente gestita si sviluppa per una lunghezza complessiva di 4.941 km e si articola in una rete di adduzione primaria che si estende per 841 km e in una rete di distribuzione di circa 4.100 km, mentre la rete fognaria si estende per circa 2.418 km.

Per quanto riguarda gli impianti, GORI, ad oggi gestisce 12 sorgenti, 118 pozzi, 214 serbatoi, 122 sollevamenti idrici, 184 sollevamenti fognari e 9 impianti di depurazione.

Sulla base di apposita convenzione stipulata con l’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano il 30 Settembre 2002, la Società è affidataria per un periodo di 30 anni del servizio idrico integrato.

 

Rapporti con la Regione Campania e con Acqua Campania per le forniture all’ingrosso

A seguito della definizione e normalizzazione dei rapporti, avvenuti a fine esercizio 2018, tra la Società e la Regione Campania (nonché la sua concessionaria alla riscossione Acqua Campania S.p.A.) in ordine al trasferimento delle c.d. “Opere Regionali” (cioè, alcune infrastrutture del SII ricadenti nel territorio dell’ATO 3 ed ancora in gestione della Regione; nel prosieguo indicate “Opere Regionali”) all’Ente di Governo d’Ambito e, per esso, a GORI, nonché alle forniture regionali di “acqua all’ingrosso” e dei servizi di “collettamento e depurazione delle acque reflue” relativamente al periodo dal 1° gennaio 2013 al secondo trimestre del 2018, la Regione, l’EIC e la Società sono addivenute ad un accordo complessivo finalizzato alla completa attuazione del Servizio Idrico Integrato nell’Ambito Distrettuale Sarnese-Vesuviano in un quadro di equilibrio economico-finanziario della gestione per la sua intera durata residua ed al perseguimento dei seguenti connessi obiettivi: (i) l’assunzione, da parte di GORI della gestione del servizio e la presa in carico, a titolo di concessione e secondo le previsioni della vigente Convenzione di Gestione del S.I.I. dell’ATO 3, delle Opere Regionali e il loro conseguente efficientamento, incluso il ricollocamento ed il reimpiego efficiente del relativo personale addetto in attività del S.I.I.; (ii) l’approvazione da parte della Regione Campania di piani di pagamento rateizzato della debitoria maturata dalla Società per le forniture all’ingrosso erogate dal 2013 in avanti, e il contestuale superamento del complesso contenzioso giudiziario instauratosi relativamente al pagamento per le forniture regionali di “acqua all’ingrosso” e i servizi regionali di “collettamento e depurazione delle acque reflue”; (iii) la creazione di condizioni utili per favorire l’accesso al mercato del credito da parte della GORI; (iv) l’impegno delle parti a ripristinare/mantenere, per quanto di competenza, l’equilibrio economico-finanziario della gestione del S.I.I. dell’ATO 3, laddove dovesse venire meno. L’accordo complessivo intervenuto con la Regione e l’EIC ha, infatti, permesso alla società di sottoscrivere, in data 18 Luglio 2019, un finanziamento a lungo termine con un Pool di Banche con periodo di disponibilità di 4 anni, durata decennale e scadenza finale per il rimborso al 31 Dicembre 2029.

 

Aggiornamento dello Schema Regolatorio 2016÷2019 dell’Ambito Distrettuale Sarnese-Vesuviano della Regione Campania

Preliminarmente, si chiarisce che l’ARERA, nell’ambito delle sue attribuzioni, ha determinato: un primo metodo tariffario transitorio per gli anni 2012 e 2013 (che ha sostituito interamente il precedente “metodo normalizzato” di cui al D.M. LL.PP. 1° agosto 1996), emanato con deliberazione 585/2012/R/idr (“Metodo Tariffario Transitorio” o “MTT”); un secondo metodo tariffario idrico per gli anni 2014 e 2015 emanato con deliberazione 643/2013/R/idr (“Metodo Tariffario Idrico” o “MTI”); un terzo e attualmente vigente metodo tariffario idrico per il secondo periodo regolatorio 2016÷2019, adottato con deliberazione 664/2015/R/idr, come modificata dalla successiva deliberazione 918/2017/R/idr (“Metodo Tariffario Idrico - 2” o “MTI-2”).

Sulla base del metodo tariffario adottato dall’Autorità, l’Ente di Governo d’Ambito è tenuto a predisporre lo Schema Regolatorio per il periodo di riferimento che è poi approvato dalla medesima Autorità.

Difatti, il Commissario Straordinario dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano, in esecuzione della deliberazione dell’ARERA 664/2015/R/idr, ha predisposto lo Schema Regolatorio 2016÷2019 con deliberazione n. 19 dell’8 agosto 2016 e lo ha poi aggiornato, in esecuzione della deliberazione dell’ARERA 918/2017/R/idr, con la deliberazione n. 39 del 17 luglio 2018. Con tale ultima deliberazione: (i) è stata valorizzata la componente a conguaglio RCappr nella misura di euro 216.948.037; (ii) è stato riconosciuto il Vincolo ai Ricavi del Gestore (“VRG”) per gli anni 2016 (VRG: euro 167.958.694); 2017 (VRG: euro 183.072.979), 2018 (VRG: euro 197.001.101) e 2019 (VRG: euro 206.352.671) nonché i corrispondenti “moltiplicatori tariffari” per gli esercizi 2018 (ϑ1,247505) e esercizio 2019 (ϑ 1,309880); (iii) è stato stabilito di destinare la quota FoNI già prevista per l’anno 2017 e non ancora utilizzata al finanziamento di agevolazioni tariffarie a carattere sociale; (iv) è stato istituito il Bonus Idrico integrativo con la valorizzazione della componente di costo OPsocial per gli anni 2018-2019; (v) è stata aggiornata la tabella n. 2 relativa a ratei, ammortamenti, mutui distinti per Comuni dell’ATO3. Inoltre, lo Schema Regolatorio 2016÷2019 aggiornato con la deliberazione 39/2018 è stato predisposto sulla base di un piano finalizzato alla piena attuazione del S.I.I. dell’Ambito Distrettuale Sarnese-Vesuviano che garantisca, contestualmente all’equilibrio economico-finanziario: (a) la sostenibilità sociale della tariffa del S.I.I. applicata agli utenti, (b) la realizzazione degli investimenti occorrenti al miglioramento del servizio nonché (c) il recupero dei conguagli tariffari accumulati.

 

Si richiamano integralmente le ulteriori informazioni contenute nel paragrafo “Informativa sui servizi in concessione” anche a proposito dei riflessi di natura finanziaria derivanti dalla conclusione delle attività al riconoscimento delle misure di perequazione.