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Regolazione ambiente

Attività dell'Arera: Area Ambiente

Con le delibere 82/2018/R/rif, 225/2018/R/rif e 226/2018/R/rif, sono stati avviati tre procedimenti per l'adozione di provvedimenti rispettivamente in materia di:

  • predisposizione di un sistema di tutele per la gestione dei reclami e delle controversie degli utenti;
  • regolazione tariffaria;
  • regolazione in materia di qualità del servizio.

A tali documenti iniziali, hanno fatto seguito le seguenti delibere aventi contenuti di Testo Integrato:

  • Delibera 443/2019/R/rif - MTR - Metodo tariffario servizio integrato di gestione dei rifiuti
  • Delibera 444/2019/R/rif - TITR - Trasparenza nel servizio di gestione dei rifiuti per il periodo di regolazione.

Il Metodo Tariffario servizio integrato di gestione dei Rifiuti, delibera 443/2019/R/rif - MTR, stabilisce i limiti delle tariffe e predispone quattro diversi schemi adottabili dagli enti locali e dai gestori in relazione agli obiettivi di miglioramento del servizio al cittadino.

I servizi regolati dal nuovo metodo tariffario sono (i) spazzamento e lavaggio strade; (ii) raccolta e trasporto; (iii) trattamento e recupero dei rifiuti urbani; (iv) trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani; e (v) gestione tariffe e dei rapporti con gli utenti.

Le formule indicate nel MTR confermano che il totale delle entrate tariffarie di riferimento (TARI 2020-2021) è dato dalla somma delle entrate a copertura dei costi fissi e dei costi variabili riconosciuto dall’Autorità in continuità con il d.P.R. n. 158/99 e determinato secondo criteri di efficienza, nonché di trasparenza e omogeneità, procedendo ad una riclassificazione degli oneri riconducibili alle singole attività del ciclo integrato.

Ai fini della valutazione dei costi riconosciuti al gestore, la principale novità sta nel fatto che il Metodo fa riferimento a costi sostenuti affidabili e certi, come risultanti da fonte contabile obbligatoria; rispetto alla metodologia sino a quel momento adottata nel settore: tale innovazione risulta rilevante dal momento che il metodo tariffario di cui al d.P.R. n. 158/99 prevedeva il riconoscimento dei costi sulla base della loro inclusione nel piano economico finanziario e, pertanto, con riferimento a costi pianificati e/o di preconsuntivo).

I criteri predisposti dall'Autorità troveranno applicazione nel primo periodo tariffario indicato come anni 2020-2021, sia relativamente al monitoraggio che alla valutazione dei costi efficienti per le annualità 2018 e 2019 (con l’eventuale quantificazione dei possibili conguagli).

La regolazione a cui il settore viene sottoposto ha comunque carattere graduale e asimmetrico in quanto tiene conto delle diverse condizioni territoriali di partenza. In effetti, come afferma la stessa ARERA, si tratta di una prima fase implementativa, caratterizzata da forti disomogeneità nella governance a livello locale, e verso la quale l'Autorità prevede che siano gli enti di governo dell'ambito - oppure gli altri soggetti territorialmente competenti identificabili nella Regione o in altri enti da questa individuati, anche a livello sovra-comunale o provinciale - a svolgere le attività di validazione che il regolatore ritiene necessarie, per assicurare la base informativa completa, coerente e congrua a partire dai dati trasmessi dai gestori.

Tale prima fase implementativa sarà seguita da una seconda nella quale l’Autorità darà luogo (come indicato chiaramente negli articoli 7.7 – 7.8 della delibera 443/2019/R/rif) ai criteri di regolazione tariffaria per l’accesso agli impianti di trattamento, indicando che per ognuna delle tipologie di impianti in cui può essere distinto il trattamento (recupero e smaltimento) dei rifiuti saranno definiti parametri tariffari specifici. L’adozione del primo documento di consultazione in materia di tariffe di accesso agli impianti di trattamento dei rifiuti urbani sarà predisposta già nella prima metà del 2020. Il tema dell’impiantistica trova, infatti, al momento trattazione solo in termini di Piano Strategico ARERA 2019-2021 nel quale al punto “OS.13 Promozione di adeguate infrastrutture per la gestione del ciclo dei rifiuti”, ARERA indica le

Principali linee di intervento:

  • Adozione della regolazione tariffaria (asimmetrica) per i differenti servizi del trattamento e smaltimento e contestuale definizione di criteri di accesso agli impianti; sviluppo di meccanismi volti a promuovere gli investimenti di trattamento, anche valutando modalità di allocazione della capacità con orizzonti di durata pluriennale e promuovendo quelli più rilevanti in termini di benefici per il sistema;
  • Introduzione – tenuto conto del fabbisogno di investimenti - di meccanismi volti a promuovere l’accettazione sociale degli investimenti indispensabili in impianti di trattamento strategici per il riequilibrio dei flussi fisici dei rifiuti e la chiusura del ciclo.

Tra gli elementi regolatori inseriti all’interno dello schema di Metodo Tariffario per il sistema integrato dei Rifiuti, è presente il WACC settore rifiuti, pari a 6.3% per il periodo 2020-2021. L’Autorità pur riconoscendo forti differenze nella struttura finanziaria e proprietaria, non introduce elementi di novità o differenziazione significativi rispetto ai settori regolati tradizionali, facendo riferimento per la disciplina al testo integrato dell’energia elettrica e gas, TIWACC – delibera 583/15 e successive. Il disegno attuale, al momento, riconosce gli stessi rendimenti per gli investimenti in attività di raccolta e trasporto (asset light con prevalenza di costi operativi legati al personale) e per gli investimenti nel trattamento (asset intensive).