Scopri il bilancio di Sostenibilità 2019 del Gruppo Acea in versione navigabile.
Relazioni industriali
L’Unità Relazioni Industriali della Holding (Funzione Gestione Risorse Umane) presidia le politiche aziendali in materia di relazioni sindacali, assicurandone la coerenza con gli obiettivi di Gruppo. I confronti si svolgono entro la cornice della contrattazione collettiva nazionale (CCNL) a livello di settore e, tra Società e rappresentanze interne dei lavoratori, sulle peculiari esigenze aziendali.
Il Modello di Relazioni Industriali applicato in Acea, rinnovato lo scorso anno, definisce un sistema di relazioni sindacali di alto profilo, basato su bilateralità e partecipazione, che coniuga obiettivi imprenditoriali ed istanze sociali.
Nel 2019 è stato stipulato un Protocollo di Relazioni Industriali che articola il sistema di partecipazione ed interlocuzione sindacale su tre livelli - di Gruppo, per area industriale ed aziendale – e definisce alcuni ambiti di confronto per ciascun livello: andamento economico-finanziario, politiche occupazionali, selezione, valorizzazione, sviluppo e formazione del personale, sicurezza sul lavoro, welfare aziendale, promozione di diversità ed inclusione; politica industriale e piani di investimenti; premio di risultato, articolazione degli orari di lavoro, formazione tecnico-specialistica e sviluppo professionale.
Per i principali accordi siglati nell’anno si vedano i box dedicati.
In linea con la logica inclusiva del Modello, Acea nell’anno ha definito una procedura per la consultazione dei lavoratori, diretta o attraverso loro rappresentanze, su tematiche centrali come la sicurezza sul lavoro, il rispetto dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile delle attività produttive. Inoltre, per favorire il coinvolgimento dei dipendenti nelle attività di relazioni sindacali, è stato attivato, già dal 2018, un indirizzo di posta elettronica presso il quale, ad esempio, è possibile richiedere approfondimenti sugli accordi raggiunti o dare feedback circa la qualità delle iniziative aziendali.
Sono operative anche Commissioni Bilaterali (composte da rappresentanti dell’azienda, dei lavoratori e del CRA) che si esprimon ,o sui principali accordi raggiunti.
L’azienda promuove la partecipazione delle Organizzazioni Sindacali all’elezione di Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) e dei Lavoratori per la Sicurezza e l’Ambiente (RLSA).
In Acea trovano applicazione il Contratto Unico del settore elettrico ed il Contratto Unico del settore gas-acqua. La totalità dei dipendenti è pertanto coperta da accordi collettivi di contrattazione.
Il livello di sindacalizzazione, nel 2019, è pari al 70%. I dipendenti che rivestono ruoli dirigenziali o di rappresentanza sindacale sono 310; tra questi, 19 ricoprono funzioni di Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), designati a seguito di accordo.
L’ACCORDO DI GRUPPO IN MATERIA PREVIDENZIALE: L’ISOPENSIONE
Nel 2019 Acea, in linea con gli impegni assunti nell’Accordo Quadro di Gruppo dello scorso anno, ha stipulato, con le Organizzazioni Sindacali, un Accordo innovativo in materia previdenziale per la gestione del turn-over generazionale, la c.d. “isopensione”. La misura di accompagnamento alla pensione è erogata dall’INPS, con il contributo dell’azienda, ed è rivolta a quadri, impiegati e operai in possesso dei requisiti per la pensione di vecchiaia o di quella anticipata nei quattro anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (ovvero dal 1° gennaio 2020 al 30 novembre 2024, con data di cessazione del rapporto di lavoro entro il 30 novembre 2020). La possibilità di accesso all’isopensione per il 2020, stabilita a livello di Gruppo, potrà riguardare 140 persone, con un ordine di priorità legato a condizioni di salute, prossimità alla pensione e categoria professionale (quadri e impiegati).
Nel luglio 2019, grazie alla collaborazione della Commissione Bilaterale cui hanno preso parte tutte le sigle sindacali, il Circolo Ricreativo Aziendale e i referenti delle Società del Gruppo, è stato siglato un Accordo sindacale che ha consentito di avviare il Piano Welfare di Gruppo (si veda box dedicato). Infine, anche nel 2019 si sono svolti confronti tra le parti nell’ambito del Protocollo sugli Appalti Idrici (si veda il capitolo Fornitori).
IL PIANO WELFARE DI GRUPPO
Il Piano Welfare, volto ad accrescere il benessere personale, lavorativo e familiare dei dipendenti, è stato progettato a partire dalla rilevazione dei loro bisogni, effettuata tramite una survey, che ha avuto un riscontro di circa il 30%.
Il Piano offre servizi alla persona e al nucleo familiare (viaggi, trasporti, salute e cassa sanitaria, previdenza integrativa, ecc.), accessibili dalla piattaforma My Welfare. Nei primi sei mesi di attivazione, 2.767 persone hanno fruito di almeno un servizio welfare erogato dalla piattaforma, scegliendo tra iniziative relative a: famiglia (47,9%), previdenza complementare (24,7%), viaggi e vacanze (8,8%), cassa sanitaria (4,9%), mobilità e trasporti (4,9%), ecc.
Il Piano prevede anche l’opportunità di convertire l’importo lordo del premio di risultato in servizi welfare, aumentando così il potere di acquisto delle persone: 833 dipendenti, pari al 18,4% degli aventi diritto, hanno scelto quest’opportunità. Il 52% ha usufruito dei servizi proposti, con una preferenza per quelli rivolti alla famiglia (24%), e il 48% ha erogato la somma alla previdenza integrativa. Acea ha versato una percentuale aggiuntiva, compresa tra il 12% e il 16%, a chi ha scelto di destinare il premio di risultato alla previdenza complementare, e un ulteriore quota (tra i 10 e i 40 euro) a chi ha destinato l’importo al Fondo Pegaso.
Per promuovere il Piano e le iniziative di welfare, sono stati svolti numerosi incontri informativi rivolti ai dipendenti e formati 250 Ambassador dedicati.
Acea ha reimpiegato parte degli sgravi fiscali goduti grazie al Piano Welfare a beneficio dei dipendenti, sia con le erogazioni aggiuntive sopra ricordate, sia offrendo prestazioni sanitarie e check-up preventivi (endocrinologici, dermatologici ecc.), estesi anche ai familiari (si veda anche il paragrafo Tutela della salute e della sicurezza sul lavoro), il rinnovo della convenzione odontoiatrica con l’inserimento di nuovi servizi e l’attivazione, per i dipendenti iscritti alla cassa sanitaria, dell’assicurazione Long Term Care che tutela le persone in caso di perdita dell’autosufficienza.
Per quanto riguarda il preavviso informativo ai dipendenti circa eventuali modifiche organizzative o ristrutturazioni societarie con effetti sui rapporti di lavoro, Acea assume comportamenti che variano in funzione delle situazioni illustrate di seguito:
- modifiche organizzative: in caso di costituzione di nuove Unità o variazioni di missioni o responsabilità, la Funzione Gestione Risorse Umane emette una Disposizione Organizzativa, ne trasmette comunicazione alle strutture competenti che la pubblicano in bacheca e sulla intranet aziendale. In caso di modifiche organizzative con effetti sul personale vengono informate le rappresentanze sindacali; ove ciò riguardi un singolo dipendente (variazione di sede di lavoro, orari, ecc.), gli viene data comunicazione dall’Unità Gestione Risorse Umane della Società di appartenenza;
- ristrutturazioni societarie: in caso di ristrutturazioni, a seguito di rilevanti modifiche organizzative e produttive, con conseguenze sulle condizioni di lavoro e sull’occupazione, le modalità di informazione dei dipendenti e delle Rappresentanze Sindacali, sono regolate dai CCNL applicati nel Gruppo e dai Protocolli di Relazioni Industriali;
- trasformazioni societarie (come cessioni, fusioni, acquisizioni, trasferimento di rami d’azienda): nei casi di trasformazione societaria i preavvisi ai dipendenti sono regolati dalla normativa vigente, che prevede obblighi di informativa verso i rappresentanti dei lavoratori, tali da consentire loro la verifica delle motivazioni industriali delle operazioni, delle corrette modalità del processo e delle ricadute sui rapporti di lavoro.
IL CONTENZIOSO CON I DIPENDENTI E CON I SINDACATI
I contenziosi giuslavoristici in Acea riguardano, in prevalenza, contestazioni su licenziamenti, revisioni di inquadramento, differenze retributive, indennità non percepite, demansionamento, mobbing e costituzioni di rapporto di lavoro.
Nel 2019, in materia di lavoro, si contano 23 nuove cause (erano 15 nel 2018), la maggior parte attivate dai dipendenti delle Società. Il totale dei contenziosi ancora pendenti - comprensivo di quelli instaurati negli anni precedenti - ammonta a 97 casi.
Nell’anno sono stati inoltre definiti 30 giudizi, di cui 2 instaurati nel medesimo anno.