Scopri il bilancio di Sostenibilità 2019 del Gruppo Acea in versione navigabile.

La gestione ambientale

I Sistemi di gestione integrati e certificati secondo le norme UNI EN ISO sono implementati, o in via di implementazione, nella maggior parte delle Società (si veda il capitolo Corporate governance e sistemi di gestione in L’identità aziendale). La Holding stessa ha un Sistema di gestione integrato, Qualità, Ambiente, Sicurezza ed Energia, che agevola la compliance ambientale, ed una Politica di Sostenibilità e del Sistema QASE, che orienta l’approccio del Gruppo al rispetto e alla tutela dell’ambiente, anche in coerenza con i principi indicati nel Codice Etico.

L’impegno delle Società operative per mantenere efficiente il sistema di gestione delle tematiche ambientali non esclude il verificarsi di situazioni, di solito provocate da circostanze contingenti, che generano non conformità passibili di contestazione da parte degli Organi di controllo competenti.

Nell’anno, sono state contestate circa 60 multe ambientali alle principali Società operative del gruppo, con il conseguente pagamento di circa 64.500 euro. Ulteriori 144 controversie di natura ambientale sono attualmente in fase di definizione.

L’impianto di Aprilia, posto sotto sequestro nel 2017 dalla Procura di Latina, per aspetti correlati alle emissioni odorigene, nel 2019 ha operato in una configurazione prossima a quella di regime, anche se tutte le attività sono state sottoposte a controllo quotidiano di un custode giudiziario.99

La maggior parte delle Società idriche del Gruppo – come, Acea Ato 2, Acea Ato 5, Gesesa – e le Società dell’Area Ambiente ricevono reclami ambientali principalmente da parte di Organi di controllo o da altri Enti preposti, cui si rivolgono i singoli cittadini. Gli Enti agiscono pertanto in autonomia con controlli in sito e, a volte, avviano procedimenti o irrogano sanzioni, come sopra accennato. Le denunce/esposti presentati dagli Enti su problematiche ambientali di una certa rilevanza vengono trasmesse all’ufficio preposto, che richiede a quelli competenti informazioni sulla problematica lamentata, al fine di accertare quanto denunciato e sollecitare i necessari interventi, nonché fornire riscontro agli Enti interessati. In via eccezionale, può accadere che le Società ricevano segnalazioni significative da singole persone; in questo caso vengono verificate e, ove opportuno, si interviene per risolverle.

Nell’ambito della distribuzione di energia elettrica, Areti può ricevere osservazioni inerenti a presunti danni ambientali, in caso di immobili che ospitano impianti elettrici. Si tratta, tuttavia, di impianti indispensabili per il corretto esercizio della rete di distribuzione dell’energia elettrica, realizzati da Areti a seguito di autorizzazioni concesse dagli Organi tutori del territorio e pertanto pienamente conformi alla normativa di riferimento, compresa quella urbanistica ed ambientale.100 L’Unità Patrimonio e Progetti Speciali, che opera a tutela degli asset aziendali, riceve le note di contestazione da parte dei proprietari degli immobili che ospitano cabine di trasformazione o sono adiacenti ad elettrodotti, e, a seguire, l’Unità Sicurezza sul Lavoro effettua le verifiche strumentali in riscontro alle contestazioni. Nel 2019 sono state trattate e chiuse con esito positivo 6 verifiche ambientali concernenti campi elettromagnetici di cabine di trasformazione.

LA GESTIONE E IL CONTROLLO DI ATTIVITÀ CON IMPATTI AMBIENTALI

Il Gruppo monitora i processi che hanno potenziale capacità di generare impatti ambientali ed in particolare le attività che necessitano dell’uso, o prevedono la presenza negli impianti, di materiali intrinsecamente pericolosi, come ad esempio l’esafluoruro di zolfo, il radon e l’olio dielettrico.

Per quanto riguarda quest’ultimo, in particolare, Areti ha proseguito anche nel 2019 la sperimentazione con olio vegetale avviata già da qualche anno. L’olio dielettrico, infatti, è una sostanza utilizzata come fluido isolante e di raffreddamento nei trasformatori di potenza, che presenta caratteristiche tecnologiche vantaggiose ed anche alcune criticità ambientali legate alla sua natura chimica di derivato del petrolio. La sperimentazione si basa sull’utilizzo di un liquido isolante di origine vegetale (esteri naturali), che ha caratteristiche elettriche e fisiche simili all’olio di origine minerale, ma i rilevanti vantaggi di una più elevata temperatura di infiammabilità e di una totale biodegradabilità e riutilizzabilità a fine vita. La sperimentazione in corso, al fine cautelativo di massimizzare la confidenza con tale nuovo prodotto riducendo al minimo eventuali rischi e/o difetti connessi con il suo utilizzo, riguarda tre trasformatori MT/BT, progettati e costruiti allo scopo (due con potenza pari a 400 kVA e il terzo con potenza pari a 630 kVA messi in esercizio nel 2015).

99 L’impianto di Aprilia è stato posto sotto sequestro nel 2017 per aspetti correlati alle emissioni odorigene. Il PM in data 14 aprile 2018 ha autorizzato la ripresa delle attività rimuovendo i sigilli all’impianto di Aprilia, fermo restando il sequestro. Nel 2019 l’impianto ha operato in una configurazione prossima a quella di regime, anche se tutte le attività sono state sottoposte a controllo quotidiano da parte di un custode giudiziario.
100 Il riferimento normativo ambientale è in questo caso il D.P.C.M 8 luglio 2003.