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Le emissioni in atmosfera

Il monitoraggio delle emissioni in atmosfera dovute agli impianti Acea è un aspetto costantemente presidiato. In particolare, presso gli impianti di termovalorizzazione, esso viene effettuato tramite cabine fisse e mobili che campionano e analizzano i fumi in uscita dai camini, restituendo le misure di numerosi parametri, periodicamente controllate da personale interno e certificate da laboratori esterni qualificati. Anche nel 2019, i valori dei principali inquinanti risultano sensibilmente al di sotto dei limiti di legge (si veda la tabella n. 62). In applicazione del principio di precauzione, prosegue la ricerca di soluzioni tecnologiche sempre più performanti sotto il profilo della qualità delle emissioni.

Gli impianti di termovalorizzazione, gestiti secondo le norme UNI EN ISO 14001 e lo standard OHSAS 18001:2007, vantano la registrazione secondo lo schema europeo EMAS III, estesa fino al 2021. In particolare, presso l’impianto di San Vittore del Lazio, nel 2019 è stato condotto il monitoraggio degli inquinanti persistenti (POP), per verificare lo stato attuale dei livelli di contaminazione del suolo. Sono stati, inoltre, condotti i rilievi delle emissioni odorigene, il monitoraggio delle emissioni diffuse e fuggitive, la valutazione di impatto acustico sull’esterno, uno studio epidemiologico sulla popolazione interessata volta a rilevare eventuali impatti sulla salute pubblica. Non sono state rilevate criticità.

TABELLA N. 62 - EMISSIONI IN ATMOSFERA PRODOTTE DAGLI IMPIANTI DI TERMOVALORIZZAZIONE DI SAN VITTORE DEL LAZIO E DI TERNI (2017-2019)

 impianto San Vittore del Lazio (*)impianto Terni (*)
inquinanteu. m.parametro di riferimento (**)201720182019parametro di riferimento (**)201720182019
HClmg/Nm380,0530,1840,15184,0024,4993,580
NOxmg/Nm37018,08928,27329,652180134,274140,157128,650
SO2mg/Nm3400,0140,0060,003250,4900,1940,430
HFmg/Nm310,0110,0210,02310,1220,0840,080
COmg/Nm3401,4471,3200,803251,0181,0841,140
polveri totali (particolato)mg/Nm330,0060,0060,007250,6780,7050,790
IPA (idrocarburi policiclici aromatici)mg/Nm30,010,000010,000020,000010,010,00010,00010,0000
diossine e furani
(PCDD +PCDF)
ng/Nm30,10,00470,00650,00740,10,0173< 0,0010,0087
metalli pesanti
(Sb, As, Pb, Cr, Co, Cu, Mn, Ni, V)
mg /Nm30,50,02620,02530,03870,30,1090,2040,033

(*) Le analisi per IPA, diossine e furani e metalli pesanti e loro composti sono di tipo quadrimestrale in discontinuo. La presenza del simbolo “<” individua valori di concentrazione pari o inferiori ai limiti di rilevabilità degli strumenti utilizzati dal laboratorio.
(**) I parametri di riferimento, D. Lgs. n. 46/2014, 2000/76/CE e AIA, sono distinti per ciascun impianto di termovalorizzazione.
NB Per San Vittore del Lazio, nel corso degli anni le concentrazioni registrate dei parametri HCl, SO2, polveri e HF sono state prossime al limite di rilevabilità dello strumento. Pertanto, in questi ambiti di misura, gli scostamenti sono da considerarsi poco significativi ai fini delle variazioni assolute di concentrazioni e masse.

LE EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA

Il documento internazionale Greenhouse Gas Protocol (o GHG Protocol) classifica le emissioni di gas a effetto serra in tre tipologie:

  • emissioni di tipo Scope 1: emissioni di gas ad effetto serra di tipo diretto;
  • emissioni di tipo Scope 2: emissioni di gas ad effetto serra di tipo indiretto;
  • emissioni di tipo Scope 3: altre emissioni di gas ad effetto serra di tipo indiretto.

Acea quantifica le proprie emissioni di CO2 valutando la carbon footprint dei singoli macro processi produttivi secondo le linee guida del GHG Protocol134; partecipa, infatti, come già ricordato, alla compilazione annuale del questionario internazionale sulle emissioni di anidride carbonica, il cosiddetto “CDP”.

Le emissioni di tipo Scope 1, dirette, provengono principalmente dai termovalorizzatori e dalle centrali termoelettriche del Gruppo. Includono, inoltre, le emissioni derivanti dal processo di riscaldamento, dagli essiccatori, da alcuni processi degli impianti di compostaggio, dagli autoveicoli dell’autoparco (con riferimento alle macchine a benzina e diesel) e, infine, dalle perdite di esafluoruro di zolfo (SF6) che possono verificarsi presso gli impianti di Areti e dei gas freon dei condizionatori.

Il dato della CO2 emessa dagli impianti di termovalorizzazione nel 2019 è in diminuzione e ciò è dipeso, sostanzialmente, da una minore produzione presso San Vittore del Lazio, dovuta soprattutto a ritardi di manutenzione.

Le emissioni di gas a effetto serra di tipo Scope 2 sono quelle indirette, derivanti dai consumi di energia elettrica e tenute anch’esse sotto controllo. Nel 2019, gli aumenti sono dipesi principalmente dall’acquisizione, da parte di Gori, della gestione di impianti prima gestiti dalla Regione Campania.

Le emissioni di gas a effetto serra di tipo Scope 3, infine, sono altre emissioni indirette: si rendicontano quelle derivanti dalla vendita del gas, dall’acquisto di beni, servizi e lavori, dai viaggi dei dipendenti per ragioni d’ufficio e dal pendolarismo degli stessi (si veda, più avanti, la tabella n. 65).

Relativamente alle emissioni Scope 3, Acea, già da alcuni anni, monitora i propri fornitori, affinché siano sensibilizzati al tema degli impatti ambientali e stima i dati relativi agli spostamenti dei dipendenti. In particolare Acea sottopone un questionario per conoscere le emissioni lungo la supply chain. Nel 2019 il questionario è stato somministrato a 117 fornitori135 suddivisi tra fornitori di “beni”, “servizi e lavori”. Le informazioni ambientali di tipo quantitativo richieste sono riferite a: combustibili consumati per eventuali processi ed usi ordinari, energia consumata negli uffici, combustibili consumati per i trasporti ed eventuali consumi di gas refrigeranti (si vedano i paragrafi I consumi energetici fuori del Gruppo e Le emissioni di gas a effetto serra, ed anche il capitolo Fornitori). Quest’anno hanno risposto ai dati ambientali 40 fornitori, di cui 12 di “beni” e 28 di “servizi e lavori”.

Tre impianti del Gruppo, in particolare il termovalorizzatore di Terni e le Centrali termoelettriche Montemartini e Tor di Valle, sono soggetti all’Emission Trading Scheme (ETS). Le quote assegnate nel quadro del PNA (Piano Nazionale di Allocazione), rispetto alle emissioni effettive registrate nel triennio 2017-2019, sono riportate in tabella n. 63.

TABELLA N. 63 – QUOTE DI EMISSIONE CO2 DA PIANO NAZIONALE DI ALLOCAZIONE (PNA) ED EMISSIONI EFFETTIVE PER CENTRALE (2017-2019)

201720182019
impianto(t)
assegnate
da PNA
effettiveassegnate
da PNA
effettiveassegnate
da PNA
effettive
Tor di Valle (*)6.86933.5075.80542.2814.77546.617 (**)
Montemartini02.278060701.514
Termovalorizzatore di Terni 0118.6530114.0930109.369 (**)

(*) Nel 2019, come per gli anni precedenti, il quadro legislativo di riferimento ha consentito all’impianto di Tor di Valle di beneficiare di quote di emissione a titolo gratuito (4.775 t) essendo asservito ad una rete di teleriscaldamento. Il dato 2018 delle emissioni effettive è stato rettificato con il dato certificato.
(**) Emissioni stimate, in attesa di certificazione da parte dell’ente preposto.

Indici di intensità delle emissioni di gas a effetto serra

Uno degli indici di intensità delle emissioni di gas a effetto serra monitorati (si veda tabella n. 65) concerne le emissioni di anidride carbonica di tipo Scope 2, derivanti dalle perdite sulla rete di distribuzione di energia elettrica, rispetto al totale di energia elettrica distribuita. L’indice migliora ulteriormente, passando da 0,0113 t/MWh del 2018 a 0,0112 t/MWh del 2019, in linea con la decrescita continua delle perdite relative sulla rete (perdite tecniche /energia elettrica distribuita).

Con riferimento alle altre emissioni in atmosfera e, in particolare, ai macro-inquinanti più rilevanti dovuti ai principali processi produttivi degli impianti di Acea Ambiente e Acea Produzione, si vedano i dati riassuntivi in tabella n. 64. In essi, si evidenzia la sostanziale diminuzione, dopo il 2017, dell’NOx (ossido di azoto), grazie alla trasformazione dell’impianto di Tor Di Valle da ciclo combinato a impianto ad alto rendimento (CAR). Gli altri dati sono in linea con i valori precedenti e continuano ad essere sotto monitoraggio.

TABELLA N. 64 - LE EMISSIONI TOTALI DI INQUINANTI IN ATMOSFERA PRODOTTE DAI PRINCIPALI IMPIANTI DEL GRUPPO (2017-2019)

201720182019
EMISSIONI (t)
CO6,816,387,02
NOx198,20189,4188,19
SOx0,420,160,33
polveri (particolato)0,550,500,60

NB Le emissioni si riferiscono agli impianti di Acea Ambiente – termovalorizzazione e Acea Produzione.

I monitoraggi eseguiti su impianti a rischio136hanno dimostrato l’assenza di emissioni in quantità significative di sostanze responsabili della riduzione della fascia di ozono (per i consumi si veda il Bilancio ambientale, le Risorse utilizzate).

TABELLA N. 65 - INDICATORI AMBIENTALI: EMISSIONI DI CO2 , INDICI DI INTENSITÀ DELLE EMISSIONI A EFFETTO SERRA ED EMISSIONI DELL'AUTOPARCO (2017-2019)

EMISSIONI DI CO2
EMISSIONI DI TIPO SCOPE 1
DA IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA
u. m.201720182019
emissioni di CO2 dalle centrali termoelettriche di Acea Produzionet33.50742.88848.131
emissioni di CO2 dagli impianti di termovalorizzazione
di Acea Ambiente (*)
t375.159307.395290.591
DA IMPIANTI DI GESTIONE RIFIUTI, DISTRIBUZIONE DI ENERGIA, RISCALDAMENTO, AUTOPARCO
emissioni di CO2 da impianti di gestione rifiuti (**)t9321.0761.282
emissioni di CO2 da essiccatori impianti idrici (***)t2.9013.9585.620
emissioni di CO2 da riscaldamento (***)t1.008764840
emissioni di CO2 da autoparcot9.7539.4078.314
emissioni di CO2 da impianti di Areti (da SF6) (****)t14.10011.2339.682
emissioni di CO2 sostanze refrigeranti (HCFC) (*****)t-460
TOTALE EMISSIONI DI TIPO SCOPE 1 (******)t437.360376.767364.460
EMISSIONI DI TIPO SCOPE 2
emissioni di CO2 dal consumo di energia elettrica
location based (market based) (*******)
t363.678
(214.869)
337.858
(203.841)
354,811
(228.590)
EMISSIONI DI TIPO SCOPE 3
emissioni di CO2 derivanti dall’acquisto di beni/servizi, e lavori (********)t24.13422.80522.303
emissioni di CO2 da pendolarismot3.2864.0887.060
emissioni di CO2 da business travelt152160288
emissioni di CO2 da volumi venduti di gast203.085252.987275.580
INDICI DI INTENSITÀ DELLE EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA
indice di intensità delle emissioni di GHGu. m.201720182019
emissioni di CO2 (Scope 1 + Scope 2)/valore aggiunto Gruppo Acea(t/k€) 0,809 0,666 0,598
emissioni di CO2 di Scope 1/produzione lorda (*********)(g/kWh)487,7361,7374,6
emissioni di CO2 di Scope 2 derivanti dalle perdite sulla rete
di distribuzione dell’energia elettrica/GWh distribuiti (*********)
(t/MWh)0,01150,01130,0112

(*****) Nel 2019 i reintegri dei fluidi HCFC negli impianti del Gruppo sono stati talmente esigui da non determinare emissioni di CO2 significative.
(******) Considerando tutto il Gruppo, le emissioni di tipo scope 1 totali, per il triennio sono le seguenti: 439.353 t, 378.671 t e 366.371 t.
(*******) Le emissioni indirette (Scope 2) includono tutte le Società in perimetro DNF. I dati 2017 e 2018 sono stati rettificati per l’inclusione di Gori. Come fattore di emissione per unità di energia elettrica consumata (t CO2/MWh), per il calcolo di tipo location based, si è utilizzato il valore 0,36, come da documento “Confronti internazionali” di Terna (su dati 2018). Per il calcolo delle emissioni di tipo Scope 2 col metodo Market Based, i coefficienti Residual Mixes sono rispettivamente per il 2017, il 2018 e 2019: 0,465 t/MWh, 0,476 t/MWh e 0,487 t/MWh (Fonte: documento AIB “European Residual Mixes 2018”). Considerando tutto il Gruppo, anche le Società Umbra Acque, Acquedotto del Fiora, Publiacqua e Acque (fuori perimetro DNF), per la sola quota parte di proprietà Acea, per il triennio 2017-2019 le emissioni di CO2 Location based sono rispettivamente pari a 415.853 t, 390.552 t e 407.086 t, le emissioni Market based sono pari a 282.262 t, 272.502 t, e 299.664 t.
(********) Il dato, stimato, si riferisce ai fornitori di beni, servizi e lavori. Il dato 2018 è stato rettificato. Il dato 2019 è così suddiviso: 19.050 tonnellate di CO2 per fornitori di servizi e lavori e 3.253 tonnellate di CO2 per fornitori di beni.
(*********) Dal 2018 le emissioni di Scope 1 incluse in questo indice sono le emissioni da impianti di produzione di energia.
(**********) Le perdite di rete considerate per le emissioni di tipo Scope 2 e per il calcolo dell’indicatore, per il triennio 2017-2019, sono le seguenti: 124.479 t e 120.450 t e 118.824 t (dovute alle perdite tecniche di energia elettrica sulla rete). Il trend è in diminuzione, se pur minima, grazie alla riduzione delle perdite di rete, risultato di interventi, misure ed efficientamenti.
NB I fattori di emissione per le emissioni di tipo Scope 1 sono tratti dai parametri standard – dati ISPRA 2018, da DEFRA 2018 e dal GHG Protocol-5th Assessment Report – AR5.

134 Si veda per approfondimenti www.ghgprotocol.org.
135 I fornitori a cui è stato inviato il modello di richiesta dati concernenti i consumi di energia elettrica e le emissioni di CO2 (per quantificare le emissioni del Gruppo di tipo Scope 3) sono stati individuati, come già per il triennio scorso, tra i più rilevanti per fatturato.
136 Soprattutto impianti di condizionamento che utilizzano come gas refrigerante sostanze soggette al protocollo di Montreal del 1987, in particolare clorofluorocarburi.