Scopri il bilancio di Sostenibilità 2019 del Gruppo Acea in versione navigabile.

L’analisi del contesto e il modello di business

ANALISI DEL CONTESTO

Il Gruppo Acea ha una gestione operativa ed economico-finanziaria attenta e sostenibile, orientata da principi di responsabilità sociale d’impresa e capace di promuovere lo sviluppo dei territori in cui opera. Monitora, pertanto, lo scenario di riferimento, intercettando e analizzando i fattori che possono assumere rilievo per il proprio business, come gli ambiti competitivi, di sostenibilità, normativi e regolatori, che possono influire sul perseguimento degli obiettivi strategici. Ai fattori esterni si aggiunge il contesto interno al Gruppo, sia in termini organizzativi sia relativi agli impatti energetici e ambientali, alle innovazioni tecnologiche, allo sviluppo del capitale umano, alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e alla gestione sostenibile e responsabile della catena di fornitura.

IL MERCATO ENERGETICO ED I CONCORRENTI

Il Gruppo Acea è verticalmente integrato nella filiera dell’energia elettrica, tramite Società indipendenti che garantiscono neutralità nella gestione delle infrastrutture essenziali per lo sviluppo di un libero mercato energetico, evitano discriminazioni nell’accesso ad informazioni commercialmente sensibili e sussidi incrociati tra i vari segmenti della filiera.

Nel comparto vendita, è intervenuta una proroga, al 1/1/2022, per il completamento della liberalizzazione della vendita al dettaglio con la scadenza dei prezzi tutelati per tutte le tipologie di clienti, in attesa della definizione delle modalità di superamento del regime in maggior tutela. La competitività tra gli operatori sarà sempre più caratterizzata dalla ricerca di elementi distintivi a valore aggiunto, da perseguire tramite investimenti in innovazione tecnologica e digitalizzazione a servizio del cliente.

Anche per lo sviluppo del comparto reti-distribuzione di energia ed illuminazione pubblica, si configura un ruolo rilevante dell’innovazione tecnologica. In particolare, si prospettano ulteriori progressi nell’automazione ed efficientamento di processi ed applicazioni in ambito smart metering, smart grid e in ottica smart city.

IL SISTEMA IDRICO INTEGRATO

Nel settore idrico, i principali driver evolutivi sono indicati dal progressivo avanzamento della regolazione da parte dell’ARERA che premia l’efficienza degli operatori. In analogia al settore elettrico, infatti, l’Autorità nazionale ha deliberato a partire da dicembre 2017 la nuova regolazione della qualità tecnica del servizio idrico integrato, con un meccanismo di premialità/penalità legato al rispetto di standard di prestazione (livelli di servizio), nonché un sistema di indennizzi automatici ai clienti che si aggiunge a quanto già definito relativamente alla qualità contrattuale. Si delineano, pertanto, per i gestori del servizio, opportunità di sviluppo strettamente collegate alla capacità di adottare sistemi tecnologici evoluti, modelli informativi e organizzativi ad alta efficienza, standardizzati e replicabili, in grado di incidere sensibilmente sul miglioramento delle performance.

IL MERCATO DEL WASTE MANAGEMENT

Il contesto di mercato in ambito Waste Management, data l’attuale situazione di produzione e capacità di trattamento dei rifiuti nelle aree di tradizionale operatività del Gruppo Acea e in quelle limitrofe, evidenzia una “domanda potenziale” elevata (smaltimento in discarica, termovalorizzazione, compostaggio e produzione di biogas, trattamento di fanghi e rifiuti liquidi, riciclaggio di materiali misti e produzione di Materie Prime Seconde). Questa è favorita da un quadro regolatorio nazionale, che prevede forme incentivanti, dalle direttive europee in tema di recupero di materia e di energia e dalle indicazioni politiche dell’Unione Europea sull’economia circolare (closing the loop), in via di recepimento, a livello nazionale, in virtù di una legge delega che ha attribuito al Governo l’obbligo di aggiornamento della normativa ambientale – adeguandola ai nuovi standard comunitari – entro il 2020. Si evidenziano, pertanto, opportunità di sviluppo del settore, agevolate anche dalla disponibilità di nuove tecnologie (ad esempio nel compostaggio) e da possibili forme di integrazione industriale con altri operatori.  

GLI INVESTITORI ISTITUZIONALI

Nel 2019, la Borsa Italiana ha registrato un andamento positivo (FTSE Italia Mid Cap +18,3%; FTSE MIB +28,3%) in linea con i principali listini europei.

I mercati azionari internazionali sono stati influenzati, tra l’altro, dalla nuova fase di politiche espansive decise dalle Banche Centrali e dall’evoluzione della Brexit e dei rapporti commerciali tra USA e Cina. In particolare, la maggiore chiarezza del quadro politico in Gran Bretagna e l’accordo quadro raggiunto a dicembre tra USA e Cina per la rimodulazione dei dazi hanno contribuito a garantire una maggiore stabilità sui mercati.

Nel corso dell’anno, si è registrata la crescita degli investimenti etici ed è proseguita la tendenza – già evidenziata nel 2018 – verso un progressivo cambiamento delle strategie adottate dagli Investitori. I valori ESG (Environmental, Social, Governance) vengono sempre più considerati dati da includere, insieme alle analisi tradizionali, nel processo decisionale di investimento. Anche strategie di engagement e voto vengono maggiormente utilizzate con l’obiettivo di indurre le imprese verso comportamenti più sostenibili, portandole ad assumere decisioni che prendono in considerazione anche tematiche sociali, ambientali e di buon governo nelle proprie politiche aziendali. Tra tutti, emerge il tema del cambiamento climatico ed aspetti correlati, quali l’abbattimento del livello di emissioni di CO2, la gestione efficiente e, ove possibile, il riciclo di risorse naturali.

Il Chief Responsible Investment Officer di Amundi – tra i più importanti fondi di investimento, leader in Europa – ha evidenziato come intenda, utilizzando l’influenza sugli emittenti: “migliorare le pratiche ESG delle aziende attraverso: un dialogo attivo, l’engagement come misura di indirizzo e le politiche di voto.

LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Lo scenario della sostenibilità, nel 2019, ha avuto spinte evolutive dalle istituzioni pubbliche e private, sia a livello internazionale che nazionale. Di rilievo, ad esempio, il nuovo indirizzo dato dall’Unione Europea con il Piano d’azione per finanziare la crescita sostenibile e, successivamente, con il Green New Deal, che la Commissione, presieduta da Ursula von der Leyen, ha posto al centro della propria strategia. Quest’ultimo, strettamente correlato agli obiettivi dell’Agenda 2030 ONU (SDG), si pone lo scopo di riconciliare l’economia con i principi di tutela ambientale e inclusione sociale, sposando il paradigma dell’economia circolare. Rendere l’UE neutrale nel 2050 a livello di emissioni climalteranti e disaccoppiare la crescita dal consumo delle risorse, garantendo una transizione equilibrata a livello sociale sono alcune tra le maggiori sfide, da affrontare anche grazie ad adeguati investimenti finanziari. In tal senso si inquadra la nuova politica della Banca Europea per gli Investimenti (BEI), che prevede, dal 2020, l’allineamento delle proprie attività con gli obiettivi dell’accordo di Parigi sul clima e, dal 2021, l’interruzione dei finanziamenti per i progetti sui combustibili fossili. Tuttavia, a fronte di posizioni nette come quella europea, sempre a livello internazionale una battuta d’arresto è stata segnata dal sostanziale insuccesso della Conferenza ONU sul clima (COP 25) tenutasi a dicembre a Madrid, che ha rinviato al 2020 alcune importanti decisioni, tra cui la definizione delle regole sul mercato di carbonio.

Le istituzioni nazionali, confermando la linea europea, sono orientate all’integrazione trasversale della sostenibilità ed al sostegno della transizione verso l’economia circolare. Gli interventi normativi hanno già prodotto provvedimenti di base come il decreto legge clima, convertito in legge, che introduce, tra le altre novità, la ridefinizione del CIPE in CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), la normativa sull’end of waste e il piano di investimenti sul Green New Deal italiano previsto nella Manovra finanziaria 2020. Tali iniziative dovrebbero agevolare il recupero dei ritardi che, pur in presenza di segnali incoraggianti, il nostro Paese registra sul perseguimento degli SDG, come rilevato dal rapporto Asvis 2019 presentato in ottobre alla presenza delle più alte cariche istituzionali italiane.

Un altro segnale del cambiamento in corso, in questo caso proveniente dal sistema produttivo, è stato lanciato dalla Business Rountable, associazione che raduna oltre 180 tra le maggiori aziende statunitensi, che, ridefinendo nel proprio statement lo scopo (purpose) delle imprese, ha affermato in maniera inequivocabile il loro ruolo nella creazione di valore a lungo termine a vantaggio di tutti gli stakeholder. Sul versante nazionale, analogamente, grande attenzione ha suscitato l’annuncio dell’aggiornamento del Codice di autodisciplina delle società quotate, che rappresenterà una best practice per le imprese nell’adozione di strategie sempre più orientate alla sostenibilità: «compito prioritario del consiglio di amministrazione è di perseguire il “successo sostenibile” della società, dove la creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti è perseguita tenendo conto degli interessi degli altri stakeholder».

Tenendo in considerazione tali evoluzioni, Acea prosegue nel percorso di sviluppo e integrazione della sostenibilità nella dimensione strategica ed organizzativa. In merito, sono da segnalare gli aggiornamenti del Piano Industriale e del Piano di Sostenibilità al 2019-2022, con un incremento degli investimenti correlati a target di sostenibilità di 400 milioni di euro, pari alla metà dell’intero montante di nuovi investimenti, per un valore complessivo di investimenti abbinati ad aspetti di sostenibilità, nell’arco piano, pari a 1,7 miliardi di euro. Una prima condivisione, con il pubblico esterno e con qualificati stakeholder, del percorso e delle principali iniziative messe in campo dall’azienda su sviluppo sostenibile e innovazione, è stata realizzata nell’anno tramite due importanti iniziative: Sustainability Day Acea e Innovation Day Acea.

GLI IMPATTI AMBIENTALI ED ENERGETICI

L’ambiente naturale è lo scenario entro cui si sviluppano le attività del Gruppo e come tale viene preservato, con un uso responsabile ed efficiente delle risorse, la tutela delle sorgenti, la salvaguardia delle aree naturali dove insistono impianti e reti di servizio, la mitigazione degli impatti fisici e delle esternalità generate sul contesto ecologico dai processi operativi. Un esempio attiene alla generazione energetica, dove sono costanti le iniziative di repowering per ammodernare gli impianti anche perseguendo minori impatti ambientali in termini di emissioni, o al servizio idrico integrato, dove la gestione responsabile di Acea della risorsa nasce dalla fase di approvvigionamento, per metterla a disposizione delle persone, e si conclude con l’impegno della restituzione dei reflui al corpo ricettore nelle migliori condizioni possibili, ed ancora al settore dei servizi ambientali collegati alla gestione dei rifiuti, dove l’impegno verso l’ecosistema riguarda sia i processi operativi sia la trasformazione degli scarti in ottica di economia circolare, come avviene per il trattamento dei fanghi da depurazione idrica.

In coerenza con la volontà di operare rispettando e tutelando l’ambiente naturale ospitante, Acea mette in atto iniziative volte a gestire al meglio gli aspetti delle attività che generano impatti ambientali, in senso lato, ed energetici in modo specifico, anche grazie all’impiego di impianti e tecnologie avanzate.

  • Sistemi di gestione: la diffusa adozione di sistemi di gestione ambientali ed energetici è un riscontro concreto dell’importanza delle dinamiche ambientali per Acea e uno strumento manageriale per il miglioramento continuo delle performance.
  • Mobility management: in tale ambito, il Gruppo Acea ha intrapreso iniziative per ridurre il numero degli spostamenti ed incentivare le modalità di trasporto meno inquinanti.
  • Carbon Disclosure Project (CDP): Acea rende pubbliche le proprie iniziative, comunicandole all’organizzazione internazionale CDP, che produce Report annuali on-line, volti ad informare analisti e finanziatori sul livello raggiunto dalle imprese nel gestire i rischi e le opportunità legate al tema del cambiamento climatico.
  • Acquisti verdi e sviluppo sensibilità ambientale della catena di fornitura: Acea si è data l’obiettivo di integrare sempre di più la valutazione di aspetti ambientali, tramite l’adozione dei CAM, per l’approvvigionamento di categorie merceologiche compatibili. Inoltre si
  • impegna a valutare annualmente i fornitori in merito alle prestazioni ambientali dei prodotti/servizi forniti e ad informare/formare appaltatori e subappaltatori in tema di ambiente.
  • Energy management: attraverso la figura dell’energy management il Gruppo Acea promuove il miglioramento delle prestazioni energetiche degli impianti e degli edifici implementando best practice per ridurre i consumi energetici e favorire l'uso di energia proveniente da fonti rinnovabili.

Acea ha inserito il tema delle azioni di contrasto al cambiamento climatico nel Piano di Sostenibilità 2019-2022, che includono sia azioni di mitigazione sia di adattamento e monitora la materia e le sue evoluzioni comunitarie ed internazionali (le COP – Conference of the parties e la legislazione europea). Le questioni ambientali correlate alla molteplicità dei servizi erogati dal Gruppo sono ricomprese nel Modello di Organizzazione e di Gestione ex D. Lgs. n. 231/2001.

LA LEGISLAZIONE NEI MERCATI DI RIFERIMENTO, A LIVELLO LOCALE, NAZIONALE E SOVRA-NAZIONALE

Il contesto normativo di riferimento per Acea è ampio ed articolato in funzione della specificità dei business gestiti – idrico, energetico e ambientale – e della varietà degli ambiti su cui intervengono le discipline normative e regolatorie che incidono sull’operatività aziendale, dai profili amministrativi autorizzativi a quelli di tutela del mercato e della concorrenza. A tali aspetti si aggiunge la peculiarità della natura di Società quotata, con i relativi impatti normativi, ad esempio in termini di disciplina delle comunicazioni al mercato. Lo scenario normativo, pertanto, viene analizzato in ottica multidisciplinare, effettuando una ricognizione circolare ed un’analisi interpretativa continua, al fine di segnalare sviluppi di particolare rilevanza, individuando e valutando rischi e opportunità su strategia e gestione operativa. Tra i temi di rilievo dell’anno si segnala la revisione dell’impianto normativo che regola il settore degli appalti, con modifiche introdotte al nuovo Codice dei Contratti Pubblici.

LA REGOLAZIONE DELL’AUTORITÀ DI SETTORE

L'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha definito sin dal 2015 la regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato (RQSII), stabilendo livelli specifici e generali di qualità contrattuale omogenei sul territorio nazionale. Nel dicembre 2019, con la delibera 547/2019, l’ARERA ha aggiornato - dal 1° gennaio 2020 - la disciplina vigente ampliando l’ambito di applicazione della regolazione ed integrando quanto già previsto in tema di fatturazione, verifica dei misuratori, tempo di esecuzione dei lavori complessi, modalità di registrazione modalità e soggetti obbligati alla comunicazione. Il medesimo provvedimento, inoltre, inserisce, anche per la qualità contrattuale, un sistema di incentivazione (premi/penalità) da riconoscere, a partire dal 2022, sulla base delle performance realizzate dai gestori in ciascuno dei due anni precedenti (2020 e 2021). Per la qualità tecnica del servizio idrico, regolata sin dal 2017, i gestori, dal gennaio 2019, hanno avuto obbligo di registrazione e archiviazione dei dati previsti nella delibera 917, e, dal 2020, si avrà la prima quantificazione dei premi/penalità sulla base delle performance realizzate negli anni 2018 e 2019. Da segnalare, infine, la delibera 580/2019 “Approvazione del metodo tariffario idrico per il terzo periodo regolatorio MTI – 3”, del 27 dicembre 2019, che ha integrato, in parte, il meccanismo incentivante previsto nella regolazione della qualità tecnica e ha specificato le modalità di copertura dei premi previsti dai meccanismi incentivanti individuati nella RQSII (come aggiornata dalla delibera 457/2019) e nella RQTI.

In tema di qualità tecnica del settore elettrico, l’ARERA ha introdotto, sin dal 2018, un meccanismo di premi/penalità (del. 668/2018/R/eel) per incentivare le imprese di distribuzione ad investire in interventi volti a rendere la rete maggiormente resiliente alle sollecitazioni derivanti da eventi atmosferici severi. Nel 2019, tale meccanismo trova attuazione con la delibera 534/2019/R7eel, che pubblica gli interventi di incremento della resilienza, relativi ai piani 2019-2021, eleggibili a premio e/o penalità, e, tra questi, risulta quello della società di distribuzione Areti.

L’Autorità ha anche avviato (del. 467/2019/R/eel) una regolazione sperimentale per l'ammodernamento delle colonne montanti vetuste degli edifici, prevedendo un contributo, finanziato con le tariffe di distribuzione, per promuovere il rinnovo dei vecchi impianti elettrici interni ai condomini, migliorandone sicurezza ed efficienza, con rimborsi al condominio per i lavori edili effettuati.

Per quanto riguarda gli aspetti commerciali, la Legge di bilancio 2020, approvata nel 2019, ha introdotto nuove indicazioni in merito ad errate fatturazioni e conguagli, in tutti i settori regolati, che modificano sostanzialmente la precedente regolazione. La definizione applicativa dovrebbe essere disponibile nel corso del 2020.

LO SVILUPPO E L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA

In Acea, la Funzione Innovation, Technology & Solutions, a diretto riporto dell’Amministratore Delegato, ha il compito di assicurare un modello di innovazione di Gruppo, tramite l’adozione di processi e approcci tipici dell’open innovation, con il coinvolgimento degli stakeholder di riferimento interni ed esterni secondo quanto definito dal Piano Industriale. In tale contesto, è stata favorita la diffusione della cultura dell’innovazione coinvolgendo in specifiche iniziative tutte le persone del Gruppo; sono state instaurate partnership a livello nazionale ed internazionale con l’obiettivo di rafforzare il posizionamento di Acea nell’ecosistema dell’innovazione ed identificare nuove opportunità di business; sono state analizzate e sperimentate (proof of concept) soluzioni innovative provenienti da startup e PMI.

LO SVILUPPO DEL CAPITALE UMANO

Le persone sono la risorsa più importante ed a loro vengono forniti gli strumenti e le competenze necessarie per rispondere efficacemente alle sfide del business, durante le principali tappe di vita aziendale: selezione, accoglienza, formazione, premialità e sviluppo.

L’intraprendenza, il lavoro di squadra e la realizzazione, rappresentano i tre driver valoriali del modello di Leadership, attorno ai quali vengono costruite le iniziative del Gruppo finalizzate al raggiungimento degli obiettivi del piano strategico e di quello di sostenibilità. La Funzione Risorse Umane lavora sulle competenze e sul miglioramento dei processi di gestione e sviluppo delle persone attraverso tre filoni di attività:

  • valorizzazione professionale, crescita manageriale, formazione e sviluppo delle competenze;
  • coinvolgimento delle persone nell’identità di Gruppo;
  • inclusione e benessere organizzativo, riconoscendo il valore strategico della diversità e della salute e sicurezza dei lavoratori.

LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLA CATENA DI FORNITURA

Al servizio del territorio e del cittadino, Acea tiene in grande considerazione la partnership virtuosa che può instaurarsi con la catena di fornitura. Riconosce, infatti, maggior valore ed affidabilità alle imprese appaltatrici che hanno scelto di certificarsi nei sistemi di gestione qualità, ambiente, sicurezza, energia e responsabilità sociale e prevede un questionario di autovalutazione su queste tematiche per la maggioranza dei fornitori che si iscrivono ai Sistemi di qualificazione. In tema di green procurement, Acea applica nei capitolati d’appalto i Criteri Ambientali Minimi e sta lavorando per estendere questo stesso approccio a categorie merceologiche che non sono ancora menzionate dai Decreti Ministeriali di riferimento. Con l’obiettivo di sensibilizzare ed essere di supporto al miglioramento continuo della catena di fornitura, inoltre, Acea svolge verifiche di seconda parte e controlli serrati sulla sicurezza nei cantieri. Ciò consente di mettere in luce le buone pratiche e, al contempo, di identificare percorsi condivisi di crescita e miglioramento.

LA SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

Acea ha l’obiettivo di incidere profondamente sulla diffusione capillare della cultura della sicurezza, coinvolgendo la totalità dei propri dipendenti e spingendosi lungo la catena di fornitura. Realizza, pertanto, campagne di sensibilizzazione mirate, rivolte sia all’interno che a ditte appaltatrici, con il coinvolgimento diretto delle persone, nella convinzione che sia necessario predisporre strumenti efficaci di prevenzione del fenomeno infortunistico. Ha inoltre adottato, a tal fine, un avanzato modello di valutazione dei rischi e delle misure di controllo e mitigazione messe in atto. È stata definita con il Top management la “Vision” Acea in materia di sicurezza sul lavoro - che prelude alla predisposizione di un modello di Safety Governance – e gli strumenti teorici e pratici per realizzarla. La Holding ha istituito un Comitato di Coordinamento RSPP del Gruppo, che si riunisce trimestralmente, al fine, tra l’altro, di condividere i risultati delle analisi delle prestazioni di sicurezza e mettere a fattor comune esperienze e buone pratiche. È stata altresì predisposta un’apposita Dashboard H&S che è divenuta strumento condiviso per la rendicontazione delle prestazioni di salute e sicurezza sul lavoro.

IL MODELLO DI BUSINESS

Il modello di business adottato (grafico n. 3) si fonda su un assetto organizzativo che pone in capo alla Holding il ruolo di indirizzo e coordinamento delle Società che compongono il Gruppo. Acea SpA, inoltre, offre supporto gestionale tramite servizi di natura direzionale, legale, logistica, tecnica, finanziaria e amministrativa. La macrostruttura organizzativa di Acea SpA è articolata in Funzioni corporate e in Aree industriali cui riportano le Società operative (si veda il grafico n. 4).

GRAFICO N. 3 – IL MODELLO DI BUSINESS ACEA

GRAFICO N. 3 – IL MODELLO DI BUSINESS ACEA

GRAFICO. 4 - ORGANIGRAMMA DI ACEA SPA AL 31.12.2019

GRAFICO. 4 - ORGANIGRAMMA DI ACEA SPA AL 31.12.2019

Il Gruppo Acea, tramite Società di cui detiene partecipazioni azionarie e nelle quali svolge il ruolo di soggetto industriale di riferimento, è attivo nelle 4 filiere di attività già richiamate e di seguito illustrate. Le attività di business sono declinate nel Piano strategico (si veda paragrafo Lettura integrata della strategia), che definisce gli indirizzi di sviluppo aziendale in base alle valutazioni delle opportunità offerte dal mercato, del contesto di riferimento normativo e sociale, del sistema di governance e di un’attenta identificazione e ponderazione dei rischi che possono interferire nel perseguimento degli obiettivi. Nello svolgimento delle attività e nell’erogazione dei servizi, il Gruppo Acea presta la massima attenzione alle interazioni con l’ambiente naturale e alle relazioni con gli stakeholder, perseguendo una gestione aziendale coerente con i principi di sviluppo sostenibile.  

FILIERA IDRICA: SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

FILIERA IDRICA: SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

La filiera idrica: partendo da un’attenta analisi di sorgenti e falde e dei potenziali impatti dei processi operativi su di esse - per esempio, mediante definizione e monitoraggio di distretti idrici e l’elaborazione dei bilanci idrici - Acea controlla e garantisce la qualità dell’acqua durante il percorso di captazione e distribuzione, nel rispetto degli standard normativi previsti per gli utilizzi finali. Altrettanta cura è destinata alle fasi di raccolta dei reflui e depurazione avanzata, per recuperare materia utile e restituire all’ambiente la risorsa nelle migliori condizioni possibili, riavviandola al suo ciclo naturale.

FILIERA ENERGIA: INFRASTRUTTURE DI PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE

FILIERA ENERGIA: INFRASTRUTTURE DI PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE

Produzione e distribuzione di elettricità: Acea produce energia presso centrali idroelettriche, impianti di termovalorizzazione rifiuti, centrali termoelettriche (cogenerazione ad alto rendimento), impianti di digestione anaerobica (biogas) e fotovoltaici, per una generazione complessiva da fonti rinnovabili pari a circa il 70%. Gli utenti ricevono l’energia elettrica grazie alla rete di distribuzione gestita e sviluppata da Acea. Lo sviluppo digitale e innovativo dei servizi, stimolato e richiesto da un mercato sempre più evoluto, impegna il Distributore ad orientarsi verso soluzioni in ottica di smart city. A ciò si accompagna una gestione resiliente delle reti con cui è possibile supportare il futuro spostamento e incremento degli usi del vettore elettrico.      

FILIERA ENERGIA: TRADING E VENDITA

FILIERA ENERGIA: TRADING E VENDITA

Vendita di energia e gas: l’acquisto delle commodity (energia e gas) avviene mediante contratti bilaterali o scambi su piattaforme di mercato (Borsa elettrica), ove Acea Energia, in base alle proprie politiche commerciali, si approvvigiona per rifornire i clienti. La Società sviluppa relazioni con i clienti, in base alla loro tipologia, mediante canali di contatto sempre più innovativi e digitali, mantenendo comunque attivi strumenti tradizionali, quali il telefono e gli sportelli al pubblico. La promozione dei propri prodotti avviene, oltre a canali pull (shop, sito internet, sportelli), mediante agenzie di vendita appositamente selezionate, formate e monitorate nelle pratiche commerciali messe in atto.

FILIERA AMBIENTE: ECONOMIA CIRCOLARE

FILIERA AMBIENTE: ECONOMIA CIRCOLARE

Valorizzazione dei rifiuti ed economia circolare: la filiera ambiente ha come scopo la valorizzazione dei rifiuti, mediante la riduzione dei volumi, il loro trattamento, la conversione in biogas, la trasformazione in compost per l’agricoltura ed il florovivaismo, il riciclo in materia riutilizzabile nei processi produttivi. Acea, in particolare, in ottica di economia circolare, sfrutta l’integrazione nelle attività idriche per recuperare i fanghi da depurazione ed avviarli a trattamento ai fini di compostaggio, impegnandosi inoltre nella crescita della propria posizione di mercato e capacità operativa tramite progetti di acquisizione e sviluppo impianti.