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Le tariffe
LA TARIFFA PER IL SERVIZIO ELETTRICO
In Italia, con riferimento al settore elettrico, sono presenti due tipologie principali di mercato (al netto del residuale comparto della salvaguardia): il servizio di maggior tutela e il mercato libero. Nel servizio di maggior tutela, l’operatore di riferimento offre al cliente servizi standard e a prezzi stabiliti, in base alla disciplina dell’ARERA e ai quantitativi approvvigionati all’ingrosso dall’Acquirente Unico. Nel mercato libero, i servizi offerti ed i relativi prezzi sono il risultato della libera dinamica concorrenziale tra tutti gli operatori: in tale contesto, ogni cliente, in base alle condizioni di preferenza, può scegliere il proprio fornitore.
I costi presenti nella bolletta dell’energia elettrica coprono quattro voci di spesa: materia energia (approvvigionamento e commercializzazione al dettaglio), trasporto e gestione contatore (costi per le attività di consegna ai clienti), oneri di sistema (costi per attività d’interesse generale del sistema elettrico, sostenuti da tutti i clienti finali) e imposte (imposta di consumo e IVA).
Il servizio di maggior tutela, sebbene in progressiva riduzione a favore del mercato libero, rappresenta, ancora oggi, il segmento più popolato dalla clientela italiana (domestica e non domestica), con un tasso di adesione del 53,6% (era del 58,1% l’anno precedente)60.
La dinamica di espansione del mercato libero è evidente osservando i volumi di energia venduti: i clienti del mercato libero consumano l’80,6% dell’energia complessivamente venduta al mercato finale (il 78,8% l’anno precedente).
Per un consumo “standard” sul mercato tutelato – pari a 2.700 kWh/anno, con potenza 3 kW – la spesa annua complessiva per l’elettricità, nel 2019, è stata di circa 557 euro (20,6 cent€/kWh), in lieve crescita rispetto all’anno precedente (con un costo medio pari a 20,3 cent€/kWh, e circa 548 euro annui). Il prezzo finale risente sostanzialmente dell’aumento degli oneri di sistema.
Grafico n. 25 – ANDAMENTO DEL PREZZO DELL’ENERGIA ELETTRICA PER UN CONSUMATORE DOMESTICO TIPO (€/KWH) (2018-2019)
LA TARIFFA PER IL SERVIZIO IDRICO
Con la delibera 664/15, l’ARERA ha disciplinato, per il periodo 2016-2019, il quadro di regole eque, certe e trasparenti, inerenti alla tariffa nel comparto idrico.
La metodologia tariffaria, basata su schemi regolatori, intende garantire una gestione efficiente e in equilibrio economico-finanziario, che incentivi i piani di investimento per il miglioramento del servizio, alla luce dei principi full cost recovery (copertura integrale dei costi industriali e ambientali del servizio) e “chi inquina paga”.
Con la delibera 918/17, l’Autorità è intervenuta a modificare ed integrare la delibera 664/15, disciplinando i criteri di aggiornamento per il biennio 2018-2019, riguardo le componenti di costo ammesse a riconoscimento tariffario.
TABELLA N. 31 – TARIFFE IDRICHE MEDIE APPLICATE (2019)
Società | €/mc |
LAZIO/CAMPANIA | |
Acea Ato 2 SpA | 1,65 |
Acea Ato 5 SpA | 2,49 |
Gesesa SpA | 1,65 (*) |
Gori SpA | 2,32 (**) |
(*) Nel 2018, in applicazione della delibera 665/17, Gesesa ha uniformato la struttura tariffaria per tutti i comuni gestiti e avviato la convergenza verso la tariffa unica, con un percorso che porterà all’uniformità della tariffa nel 2023.
(**) Il dato è stimato.
60 In base al numero dei punti di prelievo serviti e dei volumi venduti nel 2018 (ARERA, Relazione annuale 2019).